c’è un problema con i giovani e le donne
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Il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, dovrebbe cambiare il volto dell’Italia, invece ne sta confermando l’immagine di paese poco aperto ai giovani e con seri problemi legati alla parità di genere. O almeno questo sostiene Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, che in un report ha segnalato come più del 70% degli oltre 75mila progetti già appaltati non rispetti i criteri di assunzione di giovani e donne. Intanto, i numeri.

Il decreto legge 77 del 2021, quello che ha definito la governance del Pnrr, all’articolo 47 comma 4 impone infatti alle aziende che devono assumere personale per realizzare i progetti legati al piano nazionale di ripresa e resilienza di riservare una quota del 30% di queste assunzioni a donne e under 36. Quest’ultima, infatti, la definizione di giovani adottata dalla norma in questione.

Ora, stando ai numeri di Anac, in appena il 28,3% degli oltre 75mila progetti già avviati questa previsione di legge è stata rispettata. Nel 69% dei casi si è agito in deroga totale, cui si aggiunge un 2,5% di casi di deroga parziale. Va detto, però, che nel novembre dello scorso anno il ministero delle Infrastrutture, già guidato all’epoca da Matteo Salvini, ha stabilito che sarebbe stato possibile derogare da quest’obbligo per quei progetti che avessero richiesto meno di 3 assunzioni. E infatti il rispetto delle quote per giovani e donne è maggiore quanto più alto è l’importo dei lavori.

Nei progetti di importo superiore a 40mila euro il 41,7% delle imprese che hanno ottenuto l’appalto rispettano gli obblighi di riservare il 30% delle assunzioni a donne e giovani. Una percentuale che sale al 55,5% per gli appalti il cui importo supera i 150mila euro, al 59,4% quando si va oltre il milione. Essendo il dato generale, visto poc’anzi, pari al 28,3%, ne consegue che nei progetti di importo inferiore ai 30mila euro la percentuale è ancora più bassa. Verosimilmente si tratta di attività per cui o le imprese vincitrici non devono assumere oppure rientrano nella deroga definita dal ministro Salvini.



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di Riccardo Saporiti www.wired.it 2023-06-16 05:00:00 ,

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